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Giochi da Tavolo vs Videogames: le principali differenze nello svilupp Notizie
Giochi da Tavolo vs Videogames: le principali differenze nello sviluppo cognitivo

Entrambi possono stimolare abilità e conoscenze fondamentali per un sano sviluppo, purché dosati con attenzione

Giochi da tavolo e videogiochi non sono solo passatempi da nerd come si pensava un tempo: oggi, diversi studi ci dicono che possono giocare un ruolo importante nello sviluppo cognitivo di bambini e adolescenti (e stimolare le funzionalità del cervello degli adulti).

Il gioco è essenziale durante la fase di crescita del bambino sotto diversi punti di vista: cognitivo, fisico, emotivo e sociale. C’è addirittura una risoluzione dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, la 44/25, che riconosce il gioco come un diritto inviolabile dei bambini.

È attraverso il gioco che i bambini imparano a relazionarsi con la realtà esterna, a maturare la percezione di sé, a sviluppare la socialità e la fantasia, a conoscere le emozioni e a prendere in considerazioni le regole sociali.

Anche i giochi di ruolo e i videogiochi possono contribuire alla formazione del bambino e dare supporto allo sviluppo cognitivo, in maniera diversa ma in qualche modo complementare.

Giochi da Tavolo: quanti benefici nelle fasi di sviluppo

I giochi da tavolo offrono una serie di benefici per lo sviluppo cognitivo dei bambini e vestono un ruolo importante anche nella socialità degli adulti.

I giochi da tavolo sono basati sull'interazione faccia a faccia: le persone devono comunicare, negoziare e cooperare con gli altri giocatori, migliorando così le proprie abilità sociali, le capacità di relazione, l’equilibrio nel confronto con gli altri, le capacità di negoziazione.

Non dimentichiamo che i giochi da tavolo richiedono spesso una pianificazione strategica a lungo termine: per raggiungere gli obiettivi, i giocatori devono considerare le mosse future, sviluppando l'abilità di pensare in modo strategico, a breve e lungo termine.

Risolvere enigmi, superare sfide e trovare soluzioni in tempi brevi come succede nei giochi da tavolo aiuta a potenziare la capacità di risoluzione dei problemi e la logica. E non finisce qui: i giochi da tavolo richiedono tavolta abilità di calcolo e conoscenze di letteratura e storia, stimolando la curiosità, l’apprendimento, l’elaborazione delle informazioni, la capacità di creare connessioni tra elementi distanti.

Una recente metanalisi pubblicata sulla rivista Early Years ha dimostrato che nei bambini da tre a nove anni i giochi da tavolo possono migliorare le abilità matematiche, il pensiero critico, la flessibilità cognitiva, le capacità di affrontare le frustrazioni e fare deduzioni.

Videogiochi e sviluppo: l’importanza del gioco (moderato)

Fino a poco tempo fa demonizzati, considerati diseducativi e persino dannosi, oggi i videogiochi sono stati riabilitati, anche grazie ad alcune ricerche che ne hanno mostrato, chiaramente, i benefici. I videogames possono infatti agevolare lo sviluppo di alcune abilità e capacità cognitive. Per esempio, molti titoli richiedono reazioni rapide e decisioni istantanee: ciò si riflette sull’attenzione e sulla capacità di prendere decisioni sotto pressione.

Anche le capacità di problem solving vengono migliorate dal “videogiocare”: una ricerca del 2012 (Prensky) mostra chiaramente che potenzia le abilità di risoluzione dei problemi attraverso l’uso di strategie di prova ed errore. I videogiochi, infatti, mettono di fronte ai giocatori problemi da risolvere che li costringe a trovare soluzioni in tempo reale.

La maggior parte dei videogiochi coinvolge il controllo di personaggi e oggetti attraverso joystick, joypad, mouse e tastiere: ciò permette lo sviluppo della coordinazione occhio-mano.

Le ricerche continuano a dimostrare che, a piccole dosi e in un contesto educativo completo, i videogiochi possono dare un enorme contributo allo sviluppo cognitivo: un recente studio dell’Università del Vermont ha dimostrato, dati alla mano, che i bambini abituati a giocare ai videogiochi ottenevano risultati migliori nei test sulle abilità cognitive e comportamentali (controllo del comportamento, memorizzazione di informazioni, esecuzione di compiti).

Giochi da tavolo e videogiochi: differenze e affinità nello sviluppo cognitivo

Intanto, c’è da sottolineare che paragonare giochi da tavolo e videogiochi è un po’... un trucchetto; i giochi da tavolo hanno migliaia di anni di storia alle spalle, mentre i videogiochi sono nati non più tardi di 70 anni fa (Tennis for Two è del 1958, Spacewar! del 1962).

Parlare di videogiochi oggi, inoltre, significa parlare anche di smartphone: come suggerito all’inizio, i videogiochi non sono più passatempi per ragazzi nerd, ma sono diventati pratica comune per molte persone di categorie demografiche e sociali variegate.

Non sempre i titoli destinati agli smartphone hanno risvolti positivi sulla psiche di bambini e adulti: i meccanismi di gioco, basati sulla gratificazione immediata e su step che invogliano a cercare con frenesia il livello successivo di gratificazione, possono portare a una sorta di dipendenza.
Ignorare questo aspetto è scorretto: l’uso eccessivo dei videogame, soprattutto quelli destinati ai dispositivi mobili, crea meccanismi viziosi che possono portare diversi problemi, dalla dipendenza causata dall’eccesso di dopamina al calo dell’attenzione.

I giochi da tavolo prevedono al contrario un’interazione “concreta” con altre persone: essere nella stessa stanza, faccia a faccia con altre persone aiuta la socializzazione, il confronto, l’elaborazione delle emozioni, le capacità di verbalizzazione e di negoziazione.

Inoltre, se i videogiochi seguono spesso un percorso prestabilito (eccezion fatta per i sempre più diffusi “open world”), nei giochi da tavolo ogni partita è un’esperienza unica, che potrebbe finire sempre in modo diverso, in cui fantasia e creatività hanno largo spazio, uno spazio ben maggiore rispetto a un gioco in cui è la fantasia del programmatore a predominare.

Quindi non è del tutto corretto parlare di ”giochi da tavolo contro videogiochi”: entrambi possono dare un contributo allo sviluppo e alla crescita di bambini e adolescenti, insieme alla lettura, allo sport e all’educazione scolastica e familiare. Si tratta di offrire quanti più stimoli possibili a quelle che, a tutti gli effetti, sono persone ancora in divenire, ma anche e soprattutto di saper dosare questi stimoli.

In conclusione

Giochi da tavolo e videogiochi possono contribuire allo sviluppo cognitivo, ma in modi diversi. Se i giochi da tavolo aiutano a migliorare l'interazione sociale, la pianificazione e la cooperazione, i videogiochi, a patto di usarli con equilibrio, potenziano i riflessi, la coordinazione occhio-mano, il problem solving e l’attenzione.

Dunque, sia i giochi da tavolo “fisici” che gli immateriali videogame possono contribuire alla crescita mentale, psicologica e sociale dei bambini, senza dimenticare che possono tenere allenato anche il cervello degli adulti.

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